Io e Marina ci siamo conosciute perché il destino ha deciso di farlo. Quando le passioni e l’interesse alla natura si incontrano esplode un’energia tale che si trasforma subito in bene e i legami e le relazioni diventano così forti grazie alle esperienze che si vivono. Un incontro magico in cui l’interesse per il Forest Bathing ci ha unite. Io il Forest Bathing lo studio da moltissimi anni e lo pratico durante le mie immersioni in natura, ho avuto la possibilità di conoscere molte persone che lo praticano e di partecipare ad incontri ed esperienze dirette in natura. Durante il primo lockdown mi trovavo in Sicilia e al risveglio del periodo di chiusura, volevo assolutamente organizzare un tour esperienziale Bike Therapy + Forest Bathing, allora cercai chi in Sicilia facesse questa pratica per aiutarmi a condurre il gruppo nel migliore dei modo, fare rete e così conoscere entrambe le pratiche: bicicletta con immersione nella natura, il connubio perfetto! Marina fu subito disponibile e sposò la mia idea. Ma l’incontro magico fu quello di riconoscerci tra le pietre e la gente all’Argimusco, un posto mervaglioso, uno tra i più belli e suggestivi della Sicilia che si trova vicino Montalbano Elicona. Non avevamo un appuntamento, ma i nostri occhi quel giorno si incrociarono e da lì nacque la magia! Di seguito l’intervista a Marina Ciulla Forest Coach e Forest Ambassador.
La natura luogo di rifugio
E. Raccontami la tua storia e di come hai riscoperto il benessere che la natura ti generava.
M. Il mio legame con la Natura risale a quando ero ragazzina, l’ho scoperto andando in montagna con mio padre. Sono cresciuta in una Vallata in provincia di Palermo circondata dalle montagne, e questo paesaggio mi è rimasto sempre impresso, anche quando ho vissuto lontano. La Natura è stato il luogo in cui mi rifugiavo quando volevo stare da sola, quando avevo bisogno di schiarirmi le idee e lasciare che le emozioni fluissero. È stato il luogo delle prime avventure, da sola e in compagnia, ma se ci penso la Natura ha sempre fatto parte di me, sin da quando ero bambina e trascorrevamo le vacanze estive in campagna. Mi divertivo a giocare con i cuginetti nel preparare tante pozioni magiche e intrugli vari, sporcandomi le mani di terra. Crescendo ho scoperto che senza Natura non posso stare, ed il mio legame è diventato sempre più forte. Un anno di svolta è stato il 2017, anno in cui ho iniziato un percorso, durato due anni, di formazione in Pedagogia Non Direttiva, Apprendimento Esperienziale ed Outdoor Education con Christian Mancini e Raffaella Cataldo, viaggiando tra Udine (città in cui vivevo) e Pisa. Questa è stata un’esperienza che mi ha cambiato la vita e in cui il mio rapporto con la Natura è diventato di connessione profonda e di una maggiore consapevolezza, che prima non avevo. Sono tornata bambina, ho ricominciato a giocare con la Natura, ho imparato ad ascoltare la Natura e i messaggi che aveva per me. Quello più importante è stato di tornare nella mia amata Sicilia per avviare un Progetto di Educazione in Natura per bambini dai 2 ai 5 anni, e dare loro la possibilità di sperimentare la libertà di essere bimbi in un contesto che ti accoglie per ciò che sei, senza che ti chieda di cambiare. Da tre anni questo progetto è attivo, cresce, crescono i bimbi, cresciamo noi educatrici, crescono le famiglie insieme a noi, ed io mi sento così onorata di aver messo un piccolo semino di bellezza, perché la Natura è bellezza, in questa Terra meravigliosa, nel cuoricino di questi bimbi che accompagno nel percorso di crescita, che sicuramente quando diventeranno grandi sapranno prendersi cura della Natura, dentro e fuori di loro.
E. Quale è la differenza tra Forest Bathing e Shinrin-Yoku?
M. Forest Bathing e Shinrin-Yoku, così come Bagno di Foresta o Bagno di Bosco sono termini che descrivono la stessa esperienza di immersione e connessione profonda con la Natura (prevalentemente nell’ambiente Bosco), condotti da una persona formata ad hoc, che accompagna nel riconoscersi parte del tutto, attraverso diverse pratiche, quali ad esempio la camminata meditativa, la contemplazione di un paesaggio o di un elemento naturale, la pratica arborea che non va confusa con l’abbracciare gli alberi, ma è un’esperienza di incontro e scoperta di un altro essere vivente. Il Forest Bathing mira a riportare le persone al momento presente, alla consapevolezza di ciò che accade dentro e fuori di sé, a mettere a tacere l’incessante chiacchiericcio della mente, e a sentirsi vivi in un mondo vivo, di cui facciamo meravigliosamente parte. Tutto ciò porta a riscoprire quell’amore profondo che ci lega alla Natura (Biofilia) e fa nascere il desiderio di prendercene cura. Il termine “Shinrin-Yoku” è stato utilizzato per la prima volta in Giappone negli anni ‘80, quando sono state fatte le prime ricerche scientifiche sui benefici dello stare in Natura. È grazie a questi studi che tale pratica ha iniziato a diffondersi nel mondo e che oggi esistono delle “Foreste Terapeutiche”, che i medici prescrivono dei “Bagni di Foresta”, e che sempre più persone sono interessate a vivere un’esperienza di questo tipo.
E. Come hai conosciuto questa pratica?
M. L’incontro con Diana Tedoldi, Direttrice e Fondatrice della Nature Coaching Academy, a marzo 2019 mi ha permesso di fare un’altra svolta importante nella mia vita. Con lei ho iniziato la formazione in Nature e Forest Coaching, durata circa un anno, che mi ha permesso di acquisire i titoli di “Forest Ambassador” e di “Forest Coach”. Grazie a questo percorso ho imparato a condurre Bagni di Foresta, ho sperimentato in prima persona i benefici dello stare in Natura, con una consapevolezza ancora più profonda, che permette di entrare in connessione con se stessi e con tutto ciò che ci circonda. Per la seconda volta la Natura mi ha parlato, chiedendomi di riavvicinare le persone alla Natura, la loro vera casa. Da marzo 2020 ho iniziato ad organizzare Bagni di Foresta in giro per la Sicilia, e non appena sarà possibile ricomincerò a farlo.
Forest Coach e Forest Ambassador
E. Sei una Forest Coach e una Forest Ambassador, che cosa si intende?
M. Il Forest Coach è un professionista che ha seguito una formazione specifica in Forest Coaching, al quale possono rivolgersi sia i singoli che le aziende per fare chiarezza su una determinata situazione che si intende risolvere. Il Forest Coaching è un “viaggio” in cui il coach accompagna il coachee (cliente) verso un percorso di consapevolezza, riconoscimento e valorizzazione delle proprie potenzialità e talenti, per vivere allineati e in sintonia con se stessi. Il tutto dentro la cornice unica che offre la Natura, potente contenitore di rispecchiamento, di connessione profonda, di ascolto di sé. Attraverso il Forest Coaching è possibile intraprendere un percorso di crescita personale e/o professionale. La Forest Ambassador è colei/colui che ha seguito una formazione specifica in “Forest Ambassador” per la conduzione di esperienze di Connessione Profonda con la Natura e Bagni di Foresta (Forest Bathing / Shinrin-Yoku). È colei/colui che accompagna le persone in un’esperienza che può durare dalle 3 ore a tutta la giornata, o anche a più giorni, in cui si propongono delle pratiche di incontro e contatto con gli elementi e gli esseri naturali (animali, alberi, acqua, terra, aria, fuoco…) per sentirsi parte del Tutto, per riscoprire la Natura dentro e fuori di sé, per ritrovare benessere, ritornare al tempo lento della Natura, imparare ad ascoltare il silenzio della Natura, ritrovare la propria centratura e radicamento, riscoprire la bellezza che ci circonda. La Natura, dunque, non è solo la cornice in cui avviene l’esperienza ma è parte integrante dell’esperienza, è co-conduttrice insieme alla Forest Ambassador, è compagna del viaggio proposto, è Maestra che insegna, è Mamma che accoglie.
E. Come è cambiata la tua vita da quando pratichi Forest Bathing e come cambia la vita delle persone con cui la sperimenti?
M. Da quasi due anni ormai cerco di dedicarmi quotidianamente un momento di intimità e di incontro con la Natura. Quando ho poco tempo vado in giardino, uno splendido giardino con tanti alberi, alcuni dei quali mi hanno regalato esperienze profonde di incontro con me stessa, quando posso invece passo l’intera giornata in Natura, in montagna o al mare, alla ricerca di alberi, di paesaggi, di luoghi che mi raccontano la bellezza di questa Terra, che mi permettono di conoscermi meglio, che mi fanno sentire parte del Tutto. Quando non posso andare in Natura soffro, è una “dipendenza” positiva la mia, perché stare in Natura mi dà così tanto che è difficile farne a meno. Ciò che è cambiato in me è il modo di guardare il mondo intorno a me, le mie percezioni sensoriali sono più affinate adesso, soprattutto il senso dell’udito è molto più sviluppato di prima, e anche se sono in casa ed ascolto la musica riesco a percepire il canto degli uccelli fuori. Riesco a godere di una “perla” di Natura anche affacciandomi dalla finestra, mi meraviglia il movimento delle foglie spinte dal vento, e in quel momento di contemplazione mi sento connessa con la Natura, con me stessa, mi sento viva e presente. Nelle esperienze di Forest Bathing che ho condotto ciò che ho notato nei partecipanti è che c’è sempre un cambiamento dell’energia iniziale rispetto alla fine. All’inizio le persone non si conosco, ci può essere un po’ di diffidenza, un po’ di resistenza a lasciarsi condurre e ad andare oltre la propria zona di comfort. È per questo che propongo sempre dei giochi iniziali, perché permettersi di tornare bambini, di ridere, di prendersi un po’ meno sul serio aiuta a lasciarsi andare. Ognuno vive l’esperienza in modo del tutto personale, è un viaggio che facciamo insieme ma al tempo stesso individualmente, di incontro con sé e con la Natura. Alla fine dell’esperienza, anche se abbiamo passato molto tempo in silenzio, è come se ci conoscessimo da tempo, ci sentiamo gruppo, c’è stata una contaminazione tra le persone, tra il luogo, tra gli elementi del luogo. L’energia è cambiata, è cambiata la vibrazione, i visi sono rilassati, la mente è serena, il corpo è acquietato. Non so come cambia la vita delle persone che hanno fatto tale esperienza con me, il mio augurio è che portino con sé, nel quotidiano, quel senso di appartenenza e di amore per la Natura e che se ne prendano cura. Ciò che so è che alcuni poi ritornano, ne parlano con i loro cari e di parola in parola la bellezza si diffonde.
E. Forest Bathing è quindi una terapia sia per l’aspetto più profondo di chi la pratica sia per imparare una nuova interpretazione della natura. Come ti prepari quando devi trasmettere questa pratica a chi decide di farlo con te?
M. Esatto, il Forest Bathing rientra a pieno titolo tra le esperienze di “Eco-Psicologia” o “Eco-Terapia”, poiché ciò che avviene è un incontro tra l’Ambiente-Natura e l’Io, ed è un incontro che “Cura” l’Io e mira a prendersi cura dell’Ambiente. Prima di organizzare un’esperienza di Forest Bathing faccio un sopralluogo nel posto che ho scelto o nel quale sono stata condotta da una delle guide naturalistiche con le quali collaboro. Solitamente prima di entrare nel bosco mi prendo un momento di silenzio, porto l’attenzione al respiro e chiedo il permesso allo spirito del luogo di entrare, di accogliermi e di condurmi nella conoscenza del posto. Cammino lentamente e in silenzio, tutti i sensi sono allertati, resto in ascolto di ciò che arriva. Ogni luogo mi suggerisce quale pratica è più indicata per quello specifico posto, un’immagine mi arriva e vedo per un attimo l’esperienza nella sua realizzazione. Vivo in prima persona ciò che poi proporrò ai partecipanti. Quando finisco il sopralluogo ringrazio. Il giorno prima dell’evento cerco di ritornare al posto scelto connettendomi mentalmente, e chiedo l’energia per condurre nel miglior modo possibile un’esperienza di benessere e bellezza, che dia nutrimento e ricchezza ai partecipanti.
Bike Therapy + Forest Bathing
E. Insieme abbiamo sperimento Bike Therapy + Forest Bathing a Messina. Mi racconti quali benefici dopo quella giornata sono rimasti dentro di te?
M. La prima parola che mi viene in mente è libertà. Non andavo in bici da tanto tempo e grazie a questa esperienza ho riprovato quella sensazione che solo la bici sa dare. È stata un’esperienza di risveglio di tutti i sensi. Ricordo il vento che mi accarezzava il viso, riscaldato dal sole di fine estate, gli occhi che si riempivano di bellezza, i profumi del mare che inebriavano le mie narici e i suoni differenti che si sono alternati durante la pedalata. È stata un’esperienza rigenerante, per il corpo, la mente e lo spirito, e mi ha fatto tornare voglia di riprendere la bici. Quando mi hai chiesto di combinare Bike Therapy e Forest Bathing ero un po’ spiazzata, perché non avevo mai provato, ma dopo averlo vissuto ne sono rimasta entusiasta.
E. Riproporresti l’esperienza Bike Therapy + Forest Bathing e perché? Quale valore aggiunto può dare dal tuo punto di vista metterle insieme?
M. Decisamente si. Perchè mi è piaciuto tanto vivere l’esperienza e credo che entrambe, anche se con modalità differenti, perseguano lo stesso obiettivo di riavvicinare le persone alla Natura ed in particolare di stimolarle a prendersene cura. Per tale ragione ritengo che Bike Therapy + Forest Bathing siano ancora più forti ed efficaci nel raggiungere l’obiettivo comune proponendo esperienze insieme.
La Sicilia è il futuro
E. Stai girando molto la Sicilia, quale è il posto più suggestivo e più bello dove praticare Forest Bathing e perchè?
M. Questa è una domanda davvero difficile, perché la Sicilia è bella tutta. Il Forest Bathing nasce principalmente nei boschi ma lo si può praticare in qualsiasi ambiente naturale, e nei mesi scorsi i miei occhi si sono riempiti di così tanta bellezza, ma so che ce n’é ancora tanta da scoprire. Al momento, come tutti, mi sono dovuta fermare, ma non appena possibile conto di ritornare a girare e a conoscere posti nuovi in cui portare le persone. Rispetto ai luoghi in cui al momento ho organizzato dei Bagni di Bosco o esperienze di connessione con la Natura o luoghi in cui avrei in previsione di organizzare ti posso indicare il posto più suggestivo rispetto ai quattro elementi naturali. Il Bosco di Malabotta e i suoi maestosi Patriarchi (o Matriarche), querce secolari, per l’elemento Terra. Il Parco delle Madonie, con i suoi meravigliosi panorami, per l’elemento Aria. L’Etna, con i suoi paesaggi lunari, le colate laviche, la vegetazione che rinasce dopo la morte, per l’elemento Fuoco. Il Plemmirio, con la sua splendida voce del mare, l’orizzonte che si apre, le emozioni che fluiscono, per l’elemento Acqua.
E. Forest Bathing è una pratica che si sposa anche con l’educazione alla natura e all’ambiente per le nuove generazioni. Quali consigli vuoi dare ai giovani per vivere in empatia con il loro territorio, la natura che li circonda e loro stessi?
M. Si, è vero. Infatti mi sento profondamente onorata di potermi dedicare ad entrambe le esperienze: l’educazione in Natura con i bambini e il Forest Bathing con gli adulti. Oggi si parla di “Deficit di Natura”, è stato Richard Louv a coniare questo termine, indicando proprio quella dis-connessione dalla Natura che sempre più persone (bambini ma anche adulti) vivono oggi. Nelle scuole ci sono sempre più bambini “etichettati” con varie sigle, ADHD è la più comune, ovvero sindrome da iperattività e disturbo dell’attenzione. Sono diversi ormai gli studi che collegano tali disturbi al contesto “ipertecnologico” in cui viviamo, dove la Natura al massimo fa da sfondo ad un pic-nic domenicale. Ho visto diversi bambini avere paura di una formica, avere difficoltà a camminare a piedi nudi sull’erba, a sporcarsi le mani con il fango, avere difficoltà a camminare, correre o arrampicarsi su un albero. Crescere in Natura permette uno sviluppo sano di mente-cuore-corpo, il diritto alla Natura è un diritto inalienabile di ogni essere vivente. Alle famiglie mi sento di invitarle a trascorrere quanto più tempo possibile con i loro bimbi in Natura, a tornare loro stessi bambini e riscoprire il piacere di giocare in Natura. Vorrei invitare i giovani ad organizzare con gli amici delle belle avventure in Natura, come dormire nel bosco, costruire una capanna dove rifugiarsi insieme, organizzare delle camminate o delle pedalate in Natura, provare a cogliere la bellezza che un paesaggio, un ambiente o un elemento naturale possono regalarci e a trovare la felicità nel vivere il momento presente. In generale, mi sento di consigliare una dose giornaliera di “Vitamina N” (Natura) a tutti, per il benessere nostro e del Pianeta.
E. Quali progetti futuri?
M. Il mio desiderio sarebbe di portare l’Educazione in Natura e il Forest Bathing nelle scuole, per arrivare sia ai docenti che agli allievi, perché il contatto con la Natura è ciò di cui abbiamo bisogno tutti, soprattutto in questo tempo.
Articolo di Elena Giardina Bike Therapy